mercoledì 26 novembre 2014

UN SORRISO PERFETTO


Alla sua festa di Laurea in scienze infermieristiche, nella sala riservata del Garibaldi Cafè, il giovane Omar Serra congeda gli amici con un ultimo bicchiere brindando felice al risultato e alla prospettiva di assunzione presso una nota Residenza sanitaria. Al rientro sotto casa si scontra con una ragazza alta dai capelli rossi che sbuca correndo dal vicolo, stringendo una borsa ricamata da cui scivola inavvertitamente il cellulare.
Omar lo raccoglie ma lei è già sparita. Sullo schermo lampeggia un SMS: “Mezzanotte Posta Vecchia 1”. Sperando di incontrarla aspetta l’ora e si reca nella piazza.
La vede, accasciata sullo scalino del primo portone mentre ripete come una cantilena “Meglio, meglio, deve essere perfetto!”, in uno stato di delirio. Le si avvicina offrendole aiuto ma lei si alza di scatto, reclama la restituzione del cellulare e con sguardo calmo e freddo gli ordina di non impicciarsi. Immaginando sia l’effetto di qualche droga finge di andarsene per tranquillizzarla ma di nascosto la segue fino a quando la vede entrare furtiva all’Hotel Genziana.
L’indomani al lavoro sente i colleghi commentare la notizia di un giovane manager trovato cadavere nella sua abitazione di Piazza Posta Vecchia; la morte è avvenuta la notte prima; nessun segno di furto o di violenza ma solo un particolare strano: gli hanno trovato in bocca un “divaricatore” usato negli studi dentistici, di cui era assiduo frequentatore a giudicare dalla sua dentatura bianchissima. Senza troppo pensare alla coincidenza, decide comunque che la ragazza lo intriga e si reca all’Hotel per chiedere di lei; il custode nega di conoscerla.
Omar è certo che menta, perché la sua borsa decorata spunta da dietro una tenda. Aspetta paziente e la vede uscire poco dopo, dirigersi in via San Lorenzo ed entrare nella clinica Denthouse. Ambiente moderno, asettico, odore di disinfettante. La sorridente receptionist gli propone un modulo da compilare per avere una visita di prevenzione e ad una seduta di igiene dentale “a domicilio”, gratis e senza impegno. Bene, allora la ragazza è una assistente dentale, non è una sballata come aveva subito pensato.
Il giorno successivo, sul bus, incontra la colf che lo informa che ha mandato a casa sua il marito Mario per riparare un guasto, senza poterlo avvisare perché il cellulare risultava sempre staccato. Quando entra in casa vede l’uomo disteso sul divano, a bocca aperta. Credendolo appisolato lo chiama ad alta voce per svegliarlo ma immediatamente si accorge che è morto.
E’ preparato alle emergenze: prova col massaggio cardiaco, tenta la respirazione forzata ma dalla bocca di Mario, perfettamente curata, esce un pezzetto di arco in policarbonato come quello dei dentisti. Gli torna in mente la notizia di cronaca, istintivamente vorrebbe fuggire ma sa che è necessario chiamare la polizia. Il cellulare è scarico perciò rovista nel cassetto per recuperare il caricabatterie, lo attacca e appare un SMS della Denthouse. Lo ignora e digita il 113 ma appena in linea si ammutolisce, sentendo un rumore alle sue spalle, insieme al forte odore di disinfettante, riconosce la voce che lo chiama; spaventato lascia cadere il cellulare  mentre si sente svenire avvolto nel buio.
Si risveglia immobilizzato sulla poltrona, mani e piedi legati, sotto lo sguardo gelido di Sarah che gli promette con voce professionale un sorriso eternamente perfetto. Mentre cerca di aprirgli la bocca per inserire il divaricatore, con forza disperata le morde la mano, lei sobbalza e in quell’attimo di distrazione le assesta un calcio facendola finire contro la libreria.
La polizia irrompe in quel momento, cogliendo sul fatto la donna che risulta sospettata o comunque coinvolta in diversi omicidi analoghi.
Una settimana dopo, correndo per andare all’appuntamento con lo psicologo che lo ha preso in cura dopo lo shock subito, si scontra con una ragazza facendole cadere il cellulare. Lo raccoglie, glielo porge e mentre lei lo ringrazia sorridente, la fissa con occhi gelidi.
Quando si allontana bisbiglia fra sé che è carina, ma il suo sorriso non è per niente perfetto...

fine


disegno in b/n con dettaglio da "Donna che ride" di Picasso 



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