Alla
sua festa di Laurea in scienze infermieristiche, nella sala riservata del
Garibaldi Cafè, il giovane Omar Serra congeda gli amici con un ultimo bicchiere
brindando felice al risultato e alla prospettiva di assunzione presso una nota
Residenza sanitaria. Al rientro sotto casa si scontra con una ragazza alta dai
capelli rossi che sbuca correndo dal vicolo, stringendo una borsa ricamata da cui
scivola inavvertitamente il cellulare.
Omar
lo raccoglie ma lei è già sparita. Sullo schermo lampeggia un SMS: “Mezzanotte
Posta Vecchia 1”. Sperando di incontrarla aspetta l’ora e si reca nella piazza.
La
vede, accasciata sullo scalino del primo portone mentre ripete come una
cantilena “Meglio, meglio, deve essere perfetto!”, in uno stato di delirio. Le
si avvicina offrendole aiuto ma lei si alza di scatto, reclama la restituzione
del cellulare e con sguardo calmo e freddo gli ordina di non impicciarsi. Immaginando
sia l’effetto di qualche droga finge di andarsene per tranquillizzarla ma di
nascosto la segue fino a quando la vede entrare furtiva all’Hotel Genziana.
L’indomani
al lavoro sente i colleghi commentare la notizia di un giovane manager trovato
cadavere nella sua abitazione di Piazza Posta Vecchia; la morte è avvenuta la
notte prima; nessun segno di furto o di violenza ma solo un particolare strano:
gli hanno trovato in bocca un “divaricatore” usato negli studi dentistici, di
cui era assiduo frequentatore a giudicare dalla sua dentatura bianchissima. Senza
troppo pensare alla coincidenza, decide comunque che la ragazza lo intriga e si
reca all’Hotel per chiedere di lei; il custode nega di conoscerla.
Omar
è certo che menta, perché la sua borsa decorata spunta da dietro una tenda. Aspetta
paziente e la vede uscire poco dopo, dirigersi in via San Lorenzo ed entrare nella
clinica Denthouse. Ambiente moderno, asettico, odore di disinfettante. La sorridente
receptionist gli propone un modulo da compilare per avere una visita di
prevenzione e ad una seduta di igiene dentale “a domicilio”, gratis e senza
impegno. Bene, allora la ragazza è una assistente dentale, non è una sballata
come aveva subito pensato.
Il
giorno successivo, sul bus, incontra la colf che lo informa che ha mandato a
casa sua il marito Mario per riparare un guasto, senza poterlo avvisare perché il
cellulare risultava sempre staccato. Quando entra in casa vede l’uomo disteso
sul divano, a bocca aperta. Credendolo appisolato lo chiama ad alta voce per
svegliarlo ma immediatamente si accorge che è morto.
E’
preparato alle emergenze: prova col massaggio cardiaco, tenta la respirazione
forzata ma dalla bocca di Mario, perfettamente curata, esce un pezzetto di arco
in policarbonato come quello dei dentisti. Gli torna in mente la notizia di
cronaca, istintivamente vorrebbe fuggire ma sa che è necessario chiamare la
polizia. Il cellulare è scarico perciò rovista nel cassetto per recuperare il
caricabatterie, lo attacca e appare un SMS della Denthouse. Lo ignora e digita
il 113 ma appena in linea si ammutolisce, sentendo un rumore alle sue spalle,
insieme al forte odore di disinfettante, riconosce la voce che lo chiama;
spaventato lascia cadere il cellulare
mentre si sente svenire avvolto nel buio.
Si
risveglia immobilizzato sulla poltrona, mani e piedi legati, sotto lo sguardo
gelido di Sarah che gli promette con voce professionale un sorriso eternamente
perfetto. Mentre cerca di aprirgli la bocca per inserire il divaricatore, con forza
disperata le morde la mano, lei sobbalza e in quell’attimo di distrazione le
assesta un calcio facendola finire contro la libreria.
La
polizia irrompe in quel momento, cogliendo sul fatto la donna che risulta
sospettata o comunque coinvolta in diversi omicidi analoghi.
Una
settimana dopo, correndo per andare all’appuntamento con lo psicologo che lo ha
preso in cura dopo lo shock subito, si scontra con una ragazza facendole cadere
il cellulare. Lo raccoglie, glielo porge e mentre lei lo ringrazia sorridente, la
fissa con occhi gelidi.
Quando
si allontana bisbiglia fra sé che è carina, ma il suo sorriso non è per niente
perfetto...
fine
disegno in b/n con dettaglio da "Donna che ride" di Picasso
Nessun commento:
Posta un commento