lunedì 30 giugno 2014

Manca spazio

Pensavo che il principale problema di oggi è che manca lo spazio.
La mia casa è piuttosto piccola, se mi piace una poltrona, una libreria, una panca, e se anche avessi i soldi necessari, comunque non potrei comprarla perché… dove la metto? Non c’è più spazio.
L’altro giorno una televendita, mostrava bellissime scarpiere sottili sottili (tanto che mi chiedo le scarpe come ce le metti dentro? In verticale? E gli stivali?) che si possono mettere ovunque perché “mangiano pochissimo spazio”. Ma, dico, siamo pazzi? non ci penso proprio a mettermi in casa un mobile che mi viene già presentato come assetato di spazio, inizia giusto con un angolino, una tenda il dietro di una porta e finisce per ingrandirsi e piazzarsi al centro della sala dopo aver divorato tutti gli altri spazi. No, non fa per me.
Per fortuna ci sono gli elettrodomestici di ultima generazione che lo spazio invece lo salvano. Sono sofisticati, articolati, modulabili, regolabili, smontabili, incastrabili e tanto belli anche se un po’ troppo sofisticati; ma sono utili e li rispetto per questo.
Inoltre, mi rassicura il pensare che con loro posso fare qualcosa a tutela dello spazio messo in pericolo ogni giorno dall’arrivo di oggetti assurdi e ingombranti.
Sono quelli che hai incontrato in bellissimi centri commerciali, dove ti ammiccano colorati e piacevoli, così li porti a casa tua e appena dentro subito ti accorgi che il solo obiettivo che hanno è quello di prendere spazio, ma a quel punto ti spiace allontanarli.
Ti convinci che sia questione di organizzare meglio lo spazio – razionalizzare, dicono gli esperti – e che con un po’ di iniziativa riuscirai a dare a tutti un giusto spazio in cui tutti stiano comodi, così ti impegni ad assegnarli in scatole e scaffali ma alla fine qualcosa avanza sempre e non trova il suo spazio, irritante, e ti mette in crisi.
A proposito pure la mia agenda è in crisi… non c’è più spazio per segnare niente, almeno per le prossime due settimane e ho già moltissime caselle piene fino a dicembre.
Se mi propongono qualche nuova attività dovrò rifiutare e ammettere che non ho più spazio, a meno di cancellare qualcosa che non amo particolarmente, tipo la cena con i clienti importanti, la recita di Gigi che fa teatro amatoriale, il concerto per la festa del santo patrono. Pensandoci bene certi spazi si possono anche sovrapporre, quindi potrei invitare i clienti a sentire il concerto, così avrei liberato un pezzetto di spazio sull’agenda da tenere per qualcosa di sfizioso.
Non voglio però dare troppo spazio alle illusioni, anche loro ne sono ghiotte, perché so bene che lo spazio non si lascia facilmente ammaestrare e tantomeno catturare. Al più possiamo arrivare con lui ad un compromesso e godere di qualche ritaglio di spazio tutto per noi, da arredare con i sogni che, anche se sono grandissimi, non necessitano di spazio

Consigliata visione di Intarsio marmoreo attribuito a Paolo Uccello 
(opera originale di pubblico dominio, foto da Wikipedia)

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